
Lo studio
Smith e colleghi hanno analizzato i dati del centro antiveleni Usa dal gennaio 2012 ad aprile 2015. “Durante questo periodo, le chiamate mensili relative a casi d’intossicazione per ingerimento del liquido delle sigarette elettroniche è salito da 14 a 223”. Nel complesso, ci sono state 4128 chiamate per le e-cigarette, che rappresentano circa il 14% delle circa 29.000 chiamate totali derivanti da un’esposizione dei bambini alla nicotina e al tabacco. Quando i bambini mettono le mani sulle e-cigarette, hanno probabilità cinque volte maggiori di essere ricoverati in una struttura sanitaria e probabilità doppie di avere gravi problemi di salute rispetto ai bambini esposti alle sigarette tradizionali. Il più delle volte, i bambini vengono a contatto con le sigarette elettroniche nell’ambiente domestico.
Nella maggior parte dei casi i sintomi hanno incluso nausea, vomito, accelerazione del battito cardiaco e si sono conclusi in poche ore. Nel 3% dei casi però è stato necessario il ricovero e circa il 2% ha avuto complicazioni gravi come convulsioni e coma.
I rischi della nicotina liquida
“Bere nicotina liquida può essere molto più tossico per i bambini che mangiare il tabacco presente nelle sigarette tradizionali” ha detto Sean Patrick Nordt, ricercatore presso la University of Southern California. Oltre ad essere più facilmente assimilabile, la nicotina liquida è più appetibile rispetto al tabacco e quindi attrae maggiormente i bambini.
Una sigaretta ha circa 1 a 2 mg di nicotina, mentre le ricariche liquide per le e-cigarette ne contengono almeno 18 mg. Un piccolo sorso, equivalente a un cucchiaino, espone un bambino alla nicotina di diversi pacchetti di sigarette fumati tutti in una volta.
Fonte: Pediatrics 2016
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
